Eh sì… aspettando, perchè dal dì del fatidico pre-order del Raspberry-pi nessuna traccia fino ad oggi.
Inutile sottolineare che nel giro di 20 minuti entrambi i siti che dovevano commercializzarlo sono finiti down per l’eccessivo traffico generato da coloro che volevano accaparrarsi un pezzo, da allora il tempo passato… tra una nota e l’altra.
Farnell sembra aver iniziato a inviare le prime board, poi ritirate quasi immediatamente a causa di un errore di assemblaggio della stessa Farnell, che non ha rispettato i disegni dei progettisti. Dalla RS, al momento neanche l’ombra, solo mail che ringraziano per l’interesse espresso nel “pre order”. Alcuni, pochi rispetto al volume degli interessati, iniziano a riceverlo ma molto lentamente e non è presente una stima di chi potrà riceverlo in tempi brevi e che è già in lista di attesa dall’inizio. Va detto però che Raspberry ha aggiunto forze ai suoi fornitori/distributori appoggiandosi anche ad Allied eletronics.
Nell’attesa, quindi, di averlo in mano ne approfittiamo per vedere cosa offre questa board e per dare un’occhiata al panorama delle macchine simili presenti attualmente sul mercato, valutandone le possibilità:
1- Raspberry Pi Model B – www.raspberrypi.org
Raspberry Pi è sicuramente la board che ha fatto più scalpore nell’ultimo anno, in particolare per le sue caratteristiche tecniche offerte ad un costo molto vantaggioso, solo 35$ o 35€ (esclusi i costi di consegna), che la collocano decisamente all’apice.
Questa board, dalle dimensioni di una carta di credito (85.60 x 53.98 x 17 mm), è nata come piattaforma didattica per offrire una base di sviluppo che sia da palestra per gli studenti che possono incominciare a realizzare applicazioni che poi potrebbero essere sviluppate ulteriormente e in modo più completo su altre Board e/o piattaforme di maggiore complessità.
Tra le caratteristiche che l’hanno resa famosa anche rispetto al modello precedente:
- SoC: Broadcom BCM2835
- CPU: 700 MHz ARM11 ARM1176JZF-S core
- Memory: 256MB SDRAM
- Data I/O: 2x USB 2.0, Ethernet 10/100
- Audio/Video I/O: RCA Video, HDMI, Audio LineOut
- LowLevel I/O: GPIO, SPI, DSI, CSI, JTAG
- Storage: SD / MMC / SDIO card slot
- PSU: 5V via Micro USB or GPIO header
- Consumo: 700mA, (3.5 Watt)
Una buona dotazione quindi, che la rende adatta ai più svariati impieghi, in particolar modo per un pubblico anche inesperto, che non sarebbe in grado di lavorare a basso livello (e.g. Terminale in assembly), ma che può contare sulla conoscenza di un OS GNU/Linux. Attualmente supporta Fedora, Debian e ArchLinux. Va detto che potrà essere installata una qualsiasi altra distribuzione che supporti le CPU ARM (attualmente Ubuntu resta esclusa a causa del mancato supporto al processore montato).
2- CuBox – www.solid-run.com
CuBox è una piattaforma di sviluppo opensource che integra un potente processore e un buon numero di interfacce di comunicazione, oltre ad essere una soluzione a basso consumo energetico; il suo hardware la rende adatta a molte applicazioni come: NAS, Desktop, Multimedia, e quant’altro possiamo immaginare. Probabilmente si tratta di una, se non l’unica, board di ridottissime dimensioni, appena 55 x 55 x 42 mm.
- SoC: Marvell Armada 510
- CPU: 800 MHz Dual-Core ARM PJ4 processor, VFPv3, wmmx SIMD and 512KB L2 cache
- Memory: 1GB DDR3 @ 800MHz
- Data I/O: 2x USB 2.0, microUSB (console), infraRed Receiver
- Audio/Video I/O: HDMI, SPDIF (Optical Audio)
- Storage: microSD card slot, eSata-II
- PSU: 5mm/2.1mm DC Jack. Richiede un alimentatore a 5V/2A (incluso)
- Consumo: inferiore ai 3 Watt
Cubox è venduta, anch’essa, ad un prezzo contenuto circa 135$ o 90€. Offre un supporto molto ampio di OS utilizzabili: Fedora, Debian ed Archlinux, il supporto ufficiale prevede anche Ubuntu 10.04 e Android 2.2. Putroppo Cubox non offre granché come supporto da parte della comunità, che risulta poco presente e/o attiva, quindi prendetela in considerazione solo se siete già autonomi.
3- BeagleBoard-xM – http://beagleboard.org
BeagleBoard è un progetto che si indirizza particolarmente agli hobbisti o agli innovatori e gli ingegneri. Si tratta di una board di tutto rispetto dal punto di vista hardware, aperta ai più svariati impieghi grazie alla sua dotazione.
- SoC: Texas Instruments DM3730
- CPU: ARM Cortex-A8 @1GHz
- Memory: 512MB LPDDR (Low Power DDR)
- Data I/O: 4x USB 2.0, Ethernet 10/100, 1x USB 2.0 (OTG), RS-232
- Audio/Video I/O: DVI-D, S-Video, Stereo In, Stereo Out
- LowLevel I/O: GPIO, SPI, DSI, CSI, JTAG
- Storage: microSD Card (supporta il boot anche da RS232 e USB OTG)
- PSU: 5V DC jack
Questa board gode di una comunità vasta e attiva su vari fronti di utilizzo, con molti progetti all’attivo che sono inseriti direttamente sul sito; al momento ne sono presenti 256 con descrizione e collegamenti ai siti dei progettisti. Delle dimensioni appena più grandi delle precedenti, (82,55 x 82,55 mm) è un’ ottima alternativa che consente ampi spazi di sviluppo, grazie alla sua dotazione di porte.
Il costo di questo gioiellino lievita a 149$, ma si tratta pur sempre di un’ottimo rapporto qualità/prezzo Soprattutto trattandosi di una board ottima per applicazioni embedded.
Come supprto agli OS troviamo anche qui tutte le principali distro GNU/Linux: Debian, Ubuntu e Gentoo, ma sono presenti anche “OS Mobile” come WinCE, Symbian, Android e molti altri.
4- PandaBoard ES – www.pandaboard.org
La quarta alternativa nel campo dei SoC vale doppio; PandaBoard e PandaBoard ES, sono fornite di tutte le caratteristiche delle precedenti integrando, però, ulteriori funzionalità che le definiscono come soluzioni di rilievo.
- SoC: Texas Instruments OMAP4330 e OMAP4660 (ES)
- CPU: ARM Cortex-A9 Dual-Core @1GHz e @1,2GHz (ES)
- Memory: 1024MB LPDDR2
- Data I/O: 2x USB 2.0, Ethernet 10/100, 1x Mini-USB 2.0 (OTG), RS-232, Wlan, Bluetooth
- Audio/Video I/O: DVI, HDMI, Audio Combo In/Out
- LowLevel I/O: GPIO, SPI, DSI, CSI, JTAG
- Storage: SD/MMC Card
- PSU: 5V DC jack
In particolare, da queste board, salta subito all’occhio la presenza delle connessioni Wi-Fi e Bluetooth integrate in un chipset dedicato, che le rendono uniche rispetto alle concorrenti. La differenza sostanziale tra le due versioni proposte è unicamente la CPU che passa da una frequenza di 1Ghz a 1,2GHz nella versione ES. Si tratta tuttavia di un particolare di minore importanza per chi non è abituato a lavorare a livello macchina. Le dimensioni sono di 101,6 x 114,3 mm, sono però bilanciate dalla presenza di hardware sicuramente più prestante.
Il prezzo anche in questo caso si rivela molto interessante dato che rimane al di sotto dei 200$; online però si trovano anche a 145€ per la PandaBoard e 153€ per la PandaBoard ES. Anche in questo caso la comunità legata al progetto è presente ed attiva, e va sottolineata la presenza di una ottima documentazione che copre in maniera esaustiva tutto il progetto. Sono supportate di default Ubuntu e Android.
5- Cotton Candy – www.cstick.com
Cotton Candy, è una board “enclosure”, dedicata all’intrattenimento ludico, e la sua costruzione rispecchia esattamente queste finalità.
- CPU: ARM Cortex-A9 Dual-Core @1,2GHz
- GPU: Quad Core Mali-400MP
- Memory: 1024MB DRAM
- Data I/O: 1x USB 2.0, 1x micro-USB, Wifi 802.11b/g/n, Bluetooth 2.1 + EDR
- Audio/Video I/O: HDMI 1.3
- Storage: microSD (fino a 64GB)
- PSU: 5V USB (tramite la porta presente)
Abbiamo voluto includere anche questo prodotto commerciale della FXI Tech, esclusivamente perchè anche questa board utilizza dei processori ARM e ci sembrava coretto mostrare quanto questi processori siano versatili; come abbiamo già detto è un prodotto commerciale ed ha un costo di 199$. Non è prevista documentazione sul suo hardware e le dimensioni sono quelle di una pendrive USB
(80 mm). Al momento è totalmente assente (anche come supporto) qualsiasi “feature” che consenta di utilizzarla per scopi diversi da quelli fin qui descritti. Supporta Android e ubuntu.
Queste sono solo alcune delle board presenti sul mercato; ce ne sono sicuramente molte altre, ma abbiamo scelto quelle che più si avvicinano ai bisogni di chi non sia un esperto di elettronica, ed infatti non sono presenti nell’articolo Arduino o BeagleBone.
Ed eccoci così arrivati alla fine, oltre a voler fornire una base di paragone,questo articolo, vuole essere uno spunto di riflessione sul fatto che dall’uscita di Raspberry Pi, l’attenzione si è concentrata su quanto, questo tipo di prodotto, potesse essere una ottima media station o un PC a bassissimo costo.
É ampiamente evidente che fissandosi su questa ristretta visione si mortifica una Board che può fare decisamente più di quanto non si pensi leggendo gli articoli in rete.
Confidiamo che sopperirà egregiamente ai bisogni di chi vuole un PC senza spendere molto o chi vuole una macchina senza pretese per farsi una mediastation; confidiamo ugualmente però, che Raspberry Pi passerà alla storia come qualche cosa di più.
A voi utenti, come sempre, l’ultima sentenza.
e pure ice cream sandwich !
http://www.ossblog.it/post/9987/un-nuovo-minipc-su-android-40-ice-cream-sandwich-per-soltanto-74
sono riuscito a piazzare oggi l’ordine ETA fine giugno: ho due idee in testa, una semplice, trasformarla in netradio (o nettv, ma io non amo la tv …) ed una complessa, trasformarla in freedombox, qualcuno disposto a darmi una mano? si possono realizzare entrambe, penso basta cambiare la scheda SD, penso.
Angelo
Ciao Angelo, registrati sul forum lì possiamo parlare più comodamente e analizzare la questione, sicuramente ci sono altri che vorrebberò seguire il progetto 😉
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Mi sto interessando di brutto, ma come si chiama il FORMAT di questi dispositivi?
Nel senso, sono tipo “Micro PC”?
Ad ogni modo, come dimostrato dall’articolo si trova già di meglio sul mercato rispetto al Raspberry Pi, e col suo tempo di attesa per la spedizione (attualmente 18 settimane) si rischia di rimanere indietro ancor prima che ti arrivi a casa..
Ho trovato ODROID-X, costa il DOPPIO del Raspberry ma va il QUADRUPLO, dato che ha l’hardware del Samsung Galaxy S3!!!E’ un pò fuori prezzo, ma cavolo un quadcore con 1 giga di ram si divora tutti questi aggeggini..
mah guarda, non è una fascia diciamo standardizzata; sono board basate su ARM e sì ce ne sono molte davverò più interessanti; dal lancio di Raspberry pi, ora ne stanno parlando sempre di più e questo ha portato alla ribalta questa architettura nonchè altre board, complice anche Android, che fino ad ora erano relegate per un pubblico di nicchia; diciamo che è dovuto al fatto che le CPU ARM si stanno rilanciando sul mercato vuoi anche proprio perchè i tablet sono basati tutti su questi microprocessori.
Non bisogna dimenticare che raspberri-pi è nato come strumento di supporto agli ambienti scolastici, supportato dall’Università di Cambridge, per fornire una board didattica dove realizzare dei progetti di partenza senza dover inventarsi da zero il tutto, dal circuito elettronico al controller da utilizzare, e quindi creare un progetto start-up, dove obbligatoriamente se ha un segutio poi andranno a dimensionare l’hardware realmente necessario;
@Massimo
Ripensandoci effettivamente queste board vengono denominate SoC (System on a Chip), io mi son fatto anche una cartella nei preferiti con questo nome 😛
Ciao !
io ho di recente preso un raspberry per fare delle prove e devo dire che sono soddisfatto , attualmente il mio ospita un server apache , php e mysql che ho utilizzato per fare un sito di test funziona molto bene, credo che poi lo trasformerò in una console xmame da collegare al televisore 🙂