E fu così che arrivò una proposta di estate; anche con il caldo improvviso di questi ultimi due giorni ci ritroviamo in PCOfficina.
È stata senz’altro una serata interessante, nonchè incontro con molte persone vecchie e nuove: è passato a trovarci Luca che non lo abbiamo più visto dalla dipartenza dipartita dal Trinity insieme a degli amici che ci hanno donato anhce un notebook da provare a rianimare;
È venuto da Brescia, uno studente universitario (ndR non me ricordo il nome), il quale ha pensato alla nostra realtà e a quella delle ciclofficine per un progetto di narrazione in cui vede uno scenario informatico apocalittico: la perdita dei dati personali (ndR. tuttaltro lontano dalla realtà quotidiana) ma come lo affronterà è sicuramente fuori dai soliti canoni: idea molto interessante, non vediamo l’ora di vederne i risultati a lavoro terminato.
Sul tardi ci ha raggiunto anche Sergio per provare a installare una distribuzione GNU/Linux su un Mac, dai primi contatti via e-Mail è partito subito come un treno, ma lo scambio di corrispondenza non poteva sopperire la presenza sul campo, inoltre gli diamo il benvenuto come nuovo socio 😉 – purtroppo non siamo riusciti a completare l’installazione ma siamo sicuri che la chiacchierata abbia dato nuovi spunti per continuare nella sperimentazione.
Infine condividiamo con voi lettori, una delle prime apparizioni presso il Politecnico di Milano, alla facoltà di Design, un progetto a cui teniamo molto in cui crediamo di riuscire a trovare la giusta combinazione di esperienze eterogenee per rivedere i PC sotto un’altra chiave: presenti Giovanni e Savino che hanno dialogato con i 50 studenti presenti in aula, presentando la nostra visione di riutilizzo del trashware e di abbandonare i soliti canoni del computer come scatola chiusa (BlackBox).