Raspberry Pi & Stuff

Pibow neat little case RaspberryPi

Dal primo articolo pubblicato su queste pagine sul Raspberry Pi son passati alcuni mesi, e riprendiamo a parlare di questa board dalle innumerevoli potenzialità guardando alcune notizie e progetti che sono emersi dopo il lancio da chi l’ha avuta tra le mani.

Partiamo parlando del chassis; Raspberry Pi viene venduto “naked” solo la board, da subito si è creata la necessità di avere un contenitore per ospitare il raspi per non lasciarlo in balia degli elementi esterni; è comunque una scheda elettronica e vulrnerabile al contatto con sostanze e materiali conduttori il che potrebbe portare a cortocircuiti. Alcune delle idee più interessanti sono:

  • The Punnet un box da autocostruirsi in carta, cartoncino o materiale plastico flessibile
  • Biz’s Lego Case, costruirsi con i mattoncini Lego il proprio box, se non avete più mattoncini negli armadi, potete anche ordinarlo per £ 9,95
  • Pibow, ultimo arrivato è un box realizzato da Paul Beech, davvero accattivante sia per il materiale che per i colori, anche in questo caso il costo del box si aggira attorno alle £ 9,95 escluse le spedizioni, previste sia per l’UK che per il resto d’Europa o del mondo.

Tralasciamo ora l’estetica e concentriamoci più su alcuni aspetti tecnici riportando alcune analisi riguardo l’utilizzo della board;

Un articolo di Giugno su Hackaday, riporta l’analisi di Mike Szczys, sul consumo del Raspberry Pi, ideando un potenziometro da collegare al GPIO (non utilizzando la microUSB) che abbassi la tensione di alimentazione a 3V, le cui misurazioni riportano un calo del 25% di assorbimento; questa soluzione implica però la modifica fisica della board, rimuovendo il transistor che regola la tensione.

heatsink for RaspberryPi

Michael Dornish effettua un’interessante modifica del Raspberry Pi: in seguito alla analisi di Remy su geektopia, dove utilizzando una camera termica vengono identificate le temperature e gli elementi che generano calore; le zone più calde della board sono il regolatore di tensione e il SoC che arrivano all’incirca sui 60°C, e il controller USB/Ethernet che arriva oltre i 65°C. La modifica consiste nell’installare sopra le parti critiche dei dissipatori ricavati da uno per Chipset di una qualsiasi scheda madre ATX. Il risultato è una diminuizione tra i 15 e 20°C, ottimo in caso di utilizzo a regime della board.

Atrix Lapdock

Infine degno di menzione, è la soluzione di Joe Totten, il quale mostra come ottenere una postazione decisamente funzionale (e quasi portatile) utilizzando la Atrix Lapdock; questa lapdock è un dispositivo composto da Monitor, keyboard e touchpad, delle stesse dimensioni di un netbook, progettata per espandere le funzionalità dello Smarthphone Motorola xxx Atrix attraverso l’inserimento grazie alle porte Mini-HDMI e Mini-USB di cui è dotato. Usando le due porte è quindi possibile collegare le uscite del raspberry e avere una comoda postazione per svilupparci o lavorarci. Questa soluzione varia come costi tra i 50 e i 100$; per l’Italia potrebbe costare qualcosa di più dovendola ordinare su Amazon.

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3 commenti

  1. http://is.gd/r9a6zG

    e una bella distro non ce la mettiamo ?
    😀

    Paolone

  2. mi piacerebbe fare una recensione quando riuscirò a farlo girare decentemente, e provarle 🙂

  3. http://is.gd/dF5fpX

    Beccatevi questo 😀

    Paolone

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